DIAVOLATA DI PASQUA

Tra i riti pasquali più celebri e suggestivi la “Diavolata” simboleggia, in forma allegorica, l’eterna lotta tra il bene e il male e termina, come è ovvio, con la vittoria del bene.

VOLATA DELL'ANGELO

La Volata dell’Angelo si svolge nel terzo giorno dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Adrano, Nicolò Politi, e ricorda la chiamata di Dio al giovane.

LA SETTIMANA SANTA DI ADRANO

I giorni della Pasqua sono molto sentiti dalla popolazione di Adrano, che ha conservato nel tempo tradizioni e riti di grande spettacolarità e di intenso contenuto emotivo, i quali attirano ogni anno una moltitudine di fedeli e di curiosi, anche di altre città e stranieri. La «Settimana Santa», infatti, contiene elementi tradizionali le cui radici affondano in epoche lontane.

CRISTO ALLA COLONNA

Il “Giovedì Santo” la struggente processione della seicentesca statua del Cristo alla Colonna, con il capo pendente da un lato, pieno di lividi e di ferite, che suscita in tutta la popolazione un’immensa pietà.
Il corteo, capeggiato dal clero e dalle molteplici Confraternite contraddistinte dal loro storico stendardo, parte dalla chiesa di San Sebastiano e si snoda lungo il corso Garibaldi, per giungere nella Chiesa Madre.

L'ADDOLORATA

Il “Venerdì Santo” per le vie cittadine, la processione è accompagnata da una dolcissima e struggente musica, di incomparabile fattura artistica, che accompagna anche la processione della mattina del «Venerdì Santo», durante la quale l’Addolorata, portata a spalla da un folto numero di ragazze e di artigiani barbieri, va in cerca del Figlio.

IL CRISTO MORTO

Il Cristo Morto, « ‘U Lizzanti», viene portato in spalla per le principali vie della città dai giovani universitari con il tradizionale copricapo a punta e accompagnato dalle autorità civili e dalle Confraternite, che indossano le cappe colorate dei rispettivi ordini. Nelle ore notturne del sabato, viene proclamata la resurrezione del Cristo.

LA DIAVOLATA

Ad Adrano i riti della settimana santa vantano una lunga tradizone che risale a più di 250 anni. « Il dramma viene rappresentato intorno l’ora di pranzo e da alcuni anni anche durante la sera che viene resa particolarmente suggestiva grazie agli efetti dell’illuminazione artistica. Il dramma è il culmine delle celebrazioni della settimana santa che iniziano la domenica delle Palme quando viene rappresentata la via crucis, a cura dei ragazzi del rosario, proseguendo poi con la processione del cristo alla colonna il giovedì santo e le processioni della Madonna addolorata al mattino e del cristo morto la sera fino a giungere alla notte del sabato santo in preparazione alla festa della resurezione. »

DIAVOLATA

La rappresentazione della Diavolata, da alcuni anni, viene riproposta la sera, in uno scenario naturale di rara bellezza, qual’è piazza Umberto incastonata dagli storici edifici che la circondano e dal maestoso Castello Normanno, reso ancor più suggestivo da un’artistica e sapiente illuminazione d’ambiente.

SAN NICOLO’ POLITI

I giorni della Pasqua sono molto sentiti dalla popolazione di Adrano, che ha conservato nel tempo tradizioni e riti di grande spettacolarità e di intenso contenuto emotivo, i quali attirano ogni anno una moltitudine di fedeli e di curiosi, anche di altre città e stranieri. La «Settimana Santa», infatti, contiene elementi tradizionali le cui radici affondano in epoche lontane.

FESTE PATRONALI

Un momento importante intriso di fede e devozione popolare. Stiamo parlando delle festività adranite che hanno luogo dall’1 al 5 agosto, tradizionalmente conosciute come “Feste d’agosto”. Per cinque giorni la cittadina etnea si stringe attorno ai suoi Santi: San Pietro (1 agosto), San Nicolò Politi (2/3/4 agosto) e la Madonna della Catena (5 agosto).

VOLATA DELL'ANGELO

La Volata dell’Angelo si svolge nel terzo giorno dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Adrano, Nicolò Politi, e ricorda la chiamata di Dio al giovane. Quasi al termine della processione del simulacro del Santo, intorno alle ore 20, un fanciullo vestito da Angelo è posto sulla statua all’altezza di dodici metri, sorretto tramite una corda legata da un lato al Palazzo Bianchi e dall’altro alla Chiesa Madre. Nel momento in cui è giunto molto vicino al fercolo tra la folla dei partecipanti il giovane recita la seguente ode sacra:

ì Silenzio popolo. Salve, o Nicola: i secoli Ti chiameran beato! Inno immortal di gloria in ciel ti sarà cantato! A Te che fosti intrepido con l’alma e con la fé e il cor serbasti incolume dell’universo al Re. Nell’ora del perielio a te ricorreremo, nel dì della vittoria uniti a Te saremo. In questo dì solenne di gloria e di amor gridiamo uniti: viva, viva il fulgido San Nicolò Politi.

Al termine il fanciullo lancia un mazzo di fiori verso il fercolo e risale in alto. Seguono di rito a questo momento di grande emozione e devozione una lunga sequenza di fuochi d’artificio.

SAN NICOLO' POLITI

La sua storia è lunga, raccontata da vari scrittori religiosi, ebbe i natali ad Adrano e fu eremita dall’età di diciassette anni in una grotta in contrada Aspicuddu, in territorio di Adrano, per circa 30anni, morì ad Alcara li Fusi e fu sua patria elettiva, dove è venerato come patrono da secoli, perché ne custodiscono il corpo tranne il teschio, che passò ad Adrano per merito del Cardinale Nava e del Prevosto Pietro Branchina. Il 28 agosto 1926, infatti, dopo ben 809 anni di richieste per la restituzione del corpo, crociate e tentativi di furto da parte degli adraniti, perché ne rivendicavano la proprietà, il teschio del Santo fu ceduto ad Adrano. Nel corso degli anni furono numerosi i tentativi di rivedere riunito il Corpo Santo e dal 2017 i fedeli di entrambi i paesi godono di un “gemellaggio” che permette di festeggiare insieme il santo patrono di entrambi i paesi.

SANT'ALFIO, SAN FILADELFIO E SAN CIRINO

Ogni anno, l’ultima domenica di Maggio, Adrano festeggia i tre fratelli Martiri Sant’Alfio, San Filadelfio e San Cirino. Una processione religiosa fortemente legata alle tradizioni siciliane e di grande valore popolare. Tutto questo rende la festa una piacevole meta di tanti turisti, anche stranieri, grazie anche alla sfilata di numerosi carretti siciliani accompagnati da gruppi folkloristici e dal suono dei tradizionali tamburelli siciliani.